NON SI FERMANO I BANCHETTI per raccogliere le firme a favore del quesito referendario che chiede l' ABROGAZIONE delle Legge sull'Autonomia differenziata.

 

Oggi saremo a CAPUA, MADDALONI E SANTA MARIA A VICO!

Con un calendario in continuo aggiornamento, anche questa settimana iniziative sul territorio, l’ intento è quello di informare le cittadine e i cittadini ed invitarli alla partecipazione,  per cancellare  una legge che esaspera i divari tra Nord e Sud del Paese, tra zone metropolitane e aree interne, che acuisce i divari e le diseguaglianze e che, dunque, va contrastata con ogni strumento democratico a disposizione e chiamando al voto la popolazione attraverso un referendum. 

 

Invitiamo lə cittadinənza a partecipare numerosə alle prossime raccolta firme!

Firmare per il referendum sull’autonomia differenziata significa dire sì all’Italia unita, libera e giusta. 

Firma anche tu! 

Puoi farlo online:

https://referendumautonomiadifferenziata.com/

 

ma anche presso le nostre sedi territoriali !






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Continuano i corsi per la digitalizzazione degli anziani

 

“Come usare l’applicazione IO e lo Spid”

 

Un nuovo corso pratico, gratuito ed aperto a tutti, organizzato dall’ADA, Associazione per i diritti degli Anziani di Caserta, si terrà martedì 26 marzo 2024- dalle 16 alle 18- a Santa Maria Capua Vetere, con il patrocinio del Comune, presso la Biblioteca Comunale, piazza Angiulli. I corsisti potranno esercitarsi direttamente al computer, guidati da un esperto, Gianfranco Guadagnuolo e con l’assistenza di due tutor. Con l’occasione sarà presentata e distribuita ai presenti una pubblicazione contenente gli atti del convegno (realizzato a Caserta nel 2023) sulle conseguenze del Covid. Il corso, che è finanziato dall’ADA nazionale con i fondi del 5X 1000, è una delle tante iniziative che l’Associazione per la difesa degli Anziani periodicamente organizza sul territorio.



Detrazioni IRPEF: scatta il taglio con la nuova franchigia

 

Per sterilizzare l’impatto dell’accorpamento delle aliquote IRPEF sui redditi medio-alti, per l’anno d’imposta corrente il Legislatore ha previsto una riduzione di 260 euro sulle detrazioni per i contribuenti con redditi superiori a 50mila euro lordi conseguiti nel 2024. Le istruzioni sono contenute nella circolare 2/E dell’Agenzia delle Entrate, dedicata alle novità del decreto di attuazione delle disposizioni previste dalla riforma fiscale in materia di imposte sul reddito delle persone fisiche. Vediamo in dettaglio.

 

Franchigia sulle detrazioni: cos’è e come funziona

 

Il nuovo tetto massimo alle detrazioni IRPEF per il 2025 sui redditi 2024, di importo pari a 260 euro, è introdotto dalla legge delega fiscale e reso operativo con il dlgs 216/2023, su cui sono fornite istruzioni operative con circolare 2/E dell’Agenzia delle Entrate. Riguarda i redditi superiori a 50mila euro che nel 2024 ricadono nel terzo scaglione in seguito all’accorpamento delle primi due aliquote. La misura vale solo per l’anno d’imposta 2024, ma l’obiettivo dichiarato del Governo è di prorogarla anche nel 2025, per andare verso un sistema ad aliquota unica (una sorta di flat tax per tutti) entro fine legislatura.

 

A quali detrazioni si applica il tetto massimo

 

La franchigia non si applica a tutte le detrazioni fiscali. Rientrano nel calcolo della somma complessiva di agevolazioni spettanti ai fini del rispetto del tetto massimo di 260 euro per i redditi superiori a 50mila euro lordi annui:

  • Le detrazioni al 19% previste dall’articolo 15 del TUIR (Testo unico delle imposte sui redditi) con l’eccezione delle spese sanitarie, che restano completamente detraibili indipendentemente dalla franchigia;
  • le erogazioni liberali in favore dei partiti politici previste dall’articolo 11 del dl 149/2013;
  • i premi di assicurazione per rischio eventi calamitosi di cui all’articolo 119, comma 4, del dl 34/2020;

Non sono invece coinvolte da questa norma altre detrazioni, come per esempio quelle edilizie (ristrutturazioni, riqualificazione energetica, Superbonus, bonus mobili) e, come detto, le spese mediche e sanitarie.

 

Come si calcola la riduzione delle detrazioni

 

In base alle nuove disposizioni, per i redditi conseguiti nel 2024 si applica una franchigia di 260 euro, sotto la quale non si possono applicare detrazioni IRPEF. Se invece le agevolazioni utilizzabili risultano complessivamente superiori a questa cifra, allora si conteggiano in dichiarazione dei redditi per la parte eccedente.

 

Esempi di calcolo

 

Un contribuente con redditi superiori a 50mila euro lordi conseguiti nel 2024, sulla base delle spese sostenute, avrebbe diritto a detrazioni per un importo complessivo pari a 150 euro.

Tuttavia non potrà utilizzarle, perché la cifra si colloca sotto la soglia dei 260 euro prevista dalla franchigia per chi è nello scaglione più alto. Se invece le detrazioni spettanti fossero pari a 600 euro, allora potrebbe utilizzarne in misura pari a 340 euro. Attenzione: la riduzione deve essere operata sull’importo della detrazione determinato in base alle regole contenute nel comma 3.bis dell’articolo 15 del Tuir. In base al quale le agevolazioni al 19% spettano:

 

  • per l’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120mila euro;
  • per la parte corrispondente al rapporto tra 240mila euro diminuito del reddito complessivo e 120mila euro, qualora il reddito complessivo sia superiore a 120mila euro.

Significa che, a fronte di un reddito superiore a 120mila euro, la decurtazione si applica all’importo già ridotto nel modo esposto.

Ai fini del computo, il reddito complessivo è sempre assunto al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale (il reddito della prima casa e delle relative pertinenze non si conteggia).


Bonus Anziani da 850 euro: cumulabile con l’accompagnamento

 

Approvato in via definitiva il decreto che introduce il cosiddetto Bonus Anziani, ossia una nuova prestazione per le persone over 80 non autosufficienti. Si tratta di un assegno da 850 euro, destinato per il momento a una platea relativamente ristretta di persone. Il bonus è previsto in via sperimentale per il 2025 e 2026, partirà il prossimo 1° gennaio e sarà cumulabile con l’attuale indennità di accompagnamento per anziani non autosufficienti, rispetto ai quali prevede comunque requisiti differenti.

 

 

A chi spetta il Bonus Anziani 2025

 

Hanno diritto a Bonus Anziani le persone con almeno 80 anni di età, un ISEE fino a 6mila euro ed una condizione di totale non autosufficienza (non basta l’invalidità al 100%). Dunque, sono particolarmente rigidi i requisiti di non autosufficienza: per il nuovo Bonus anziani è richiesto un livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’INPS sulla base di determinati indicatori.

 

 

Cumulo con l’accompagnamento

 

La platea è decisamente più ristretta rispetto a quella dell’indennità di accompagnamento, che invece non prevede limiti di età, richiede un’invalidità al 100% e ulteriori caratteristiche di bisogno assistenziale ma non è sottoposto alla prova dei mezzi, quindi spetta indipendentemente dal reddito. La prestazione è comunque esentasse e non è pignorabile. Le due prestazioni, inoltre, si possono sommare, quindi un anziano che ha i

requisiti per entrambe gli assegni riceverà in tutto circa 1.380 euro al mese (gli 850 euro del nuovo bonus e i 531,76 euro attuali dell’assegno di accompagnamento, che dal 2025 subirà comunque la consueta rivalutazione ).

 

Come si può spendere il Bonus Anziani

 

Gli 850 euro devono necessariamente essere spesi per la remunerazione di badanti o per l’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale. Se l’INPS accerta che i soldi sono stati spesi diversamente, interrompe la prestazione e procede al recupero delle somme indebitamente fruite. In questo caso, la persona anziana continua a percepire la sola indennità di accompagnamento.

 

Come richiedere il Bonus Anziani 

 

La misura è introdotta in via sperimentale, limitatamente al 2025 e 2026. Per questa misura sono stanziati 500 milioni di euro (250 all’anno). Nel caso in cui il numero delle domande dovesse superare le risorse, si procederà a rideterminare l’importo per gli aventi diritto.

Fra i passaggi attuativi necessari, manca ancora l’istituzione di una commissione tecnico scientifica che dovrà individuare i criteri in base ai quali definire i bisogni assistenziali gravissimi che danno diritto alla prestazione sulla base dei quali poi l’INPS stabilirà la definizione precisa di questo requisito.

 

Altre misure in arrivo

 

Il dlgs attuativo della legge delega sulla non autosufficienza sulle politiche per le persone anziane contiene anche una serie di altre misure.

Per esempio, è prevista la promozione della cultura della salute e dell’invecchiamento sano nei luoghi di lavoro, attraverso nuovi obblighi di valutazione dei rischi. I datori di lavoro devono adottare iniziative per favorire l’inclusione lavorativa delle persone anziane, anche privilegiando lo smart working.

 

Ci sono poi disposizioni che favoriscono l’impegno degli anziani in attività come il volontariato, definiscono livello di servizio del trasporto pubblico per favorire la mobilità degli anziani, prevedono convenzioni per favorire il turismo delle persone non autosufficienti, nuovi servizi di telemedicina, linee guida di senior cohousing e cohousing intergenerazionale.


Precompilata: come funziona il nuovo 730 Semplificato

 

Dal 30 aprile, nell’area riservata del sito web dell’Agenzia delle Entrate, sarà visualizzabile il nuovo 730 precompilato, che da quest’anno permette di affiancare alla versione tradizionale anche quella del 730 semplificato. La nuova modalità di compilazione del 730 online potrà essere scelta in alternativa a quella tradizionale.

 

 

Modello 730/2024 semplificato: come funziona

 

La nuova procedura precompilata permetterà di accettare o modificare i dati da inserire nella dichiarazione dei redditi di dipendenti e pensionati, invertendo i passaggi rispetto al metodo finora applicato. Invece di visualizzare il modello 730 già compilato, si vedrà un prospetto di informazioni (desunte dalle certificazioni uniche o fornite dai soggetti che inviano al Fisco i dati sulle spese mediche e sanitarie e sulle altre voci detraibili, compresi i bonus fiscali): se l’utente le accetta saranno trasferite nel modello.

 

 

Come inserire i dati nella precompilata

 

Gli importi elencati dal Fisco dovranno essere accettati, modificati o integrati, tramite una procedura guidata, al termine della quale saranno saranno riportati in automatico nei campi del 730/2024. Il tutto, senza bisogno di conoscere o consultare le istruzioni di compilazione (non servirà quindi conoscere quadri, righi, colonne, caselle e codici.

NB: se alcuni dati non sono stati utilizzati per l’elaborazione della dichiarazione precompilata, il contribuente sarà informato e assistito tramite il percorso guidato. Da capire invece come si dovranno indicare le voci da integrare nella nuova interfaccia qualora si debbano aggiungere ad esempio delle spese detraibili: presumibilmente, si dovrà indicare la tipologia (es.: spese di istruzione) invece del relativo codice.

 

Conguagli da 730 con doppia opzione

 

Ad ogni modo, al termine della procedura, si visualizzerà il saldo da pagare o i rimborsi spettanti per deduzioni e detrazioni. Da quest’anno, tra l’altro, si potrà anche decidere di “bypassare” il sostituto d’imposta e procedere in autonomia tramite F24 per il pagamenti delle imposte dovute, così come ricevere dall’Agenzia delle Entrate i rimborsi IRPEF da730.


SFL dopo RdC: Supporto Formazione e Lavoro da settembre

 

La riforma del Reddito di Cittadinanza prende il via il primo settembre 2023 con il debutto del Supporto per la formazione e il lavoro istituito dal DM 8 agosto 2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 198 del 25 agosto scorso.

Sussidio economico individuale da 350 euro, comporta l’obbligo di partecipazione a progetti di formazione e accompagnamento e al lavoro.

Vediamo come funziona il nuovo SFL, anche con l’aiuto dei materiali informativi messi a disposizione sul portale del Ministero del Lavoro.

 

A chi spetta il Supporto per la formazione e il lavoro

 

Il nuovo ammortizzatore sociale, regolamentato dal Decreto Lavoro (articolo 12 del decreto 48/2023), spetta alle persone di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare non superiore a 6mila euro annui, involontariamente disoccupate e senza i requisiti per l’Assegno di Inclusione (che partirà nel 2024).

Trattandosi di un sussidio economico individuale, è comunque compatibile con l’ADI ma non con reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza o qualsiasi altro strumento pubblico di sostegno al reddito.

Possono chiederlo anche persone che fanno parte di un nucleo familiare destinatario dell’Assegno di Inclusione, purché non inseriti nella scala di equivalenza attraverso la quale si determina il diritto all’ADI.

 

Sussidio tramite iscrizione al SIISL: le tre fasi

 

Per ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro bisogna fare domanda tramite la piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa), sottoscrivendo un patto di attivazione digitale in cui il beneficiario si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio.

All’esito dell’accettazione della richiesta da parte dell’INPS e della sottoscrizione del patto di attivazione digitale, il richiedente è convocato presso il servizio per il lavoro competente, per la stipula del patto di servizio personalizzato.

 

Cosa prevede il patto di servizio personalizzato

 

Il primo passaggio è dunque la stipula del patto.

Nel patto di servizio personalizzato sono indicate, quale misura di attivazione al lavoro, almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione individuate dal beneficiario nell’ambito del patto di attivazione digitale.

In base alle caratteristiche del beneficiario del Supporto per la formazione e il lavoro, il patto di servizio personalizzato può anche prevedere l’adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), di cui alla Missione 5, Componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

 

La formazione e le offerte di lavoro

 

Il secondo passaggio è il contatto da parte delle agenzie/enti indicate nel patto, che provvederanno a inserire il soggetto nel percorso di formazione più idoneo.

Il beneficiario sarà infatti contattato da una delle agenzie per il lavoro inserite nel patto di servizio (tramite la piattaforma del SIISL oppure messaggistica telefonica o posta elettronica) e inserito in programmi di formazione o riqualificazione.

PS: tramite la piattaforma SIISL può anche ricevere offerte di lavoro.

 

L’erogazione del sussidio economico

 

A questo punto, scatta la terza fase, ossia il diritto al sussidio.

L’inserimento nei programmi di formazione o riqualificazione prevede infatti la corresponsione di un beneficio economico pari a 350 euro, che viene versato dall’INPS per un massimo di 12 mensilità. Ogni 90 giorni è necessario confermare la partecipazione ai servizi di riqualificazione professionale. In mancanza di conferma, il beneficio è sospeso.


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Auguri di sereno Natale a tutti i soci

Il Natale è un momento di raccoglimento e festa insieme alle persone importanti della vita. Probabilmente questo Natale sarà però un po' diverso dal solito. Questo non significa che non potremo passare del tempo con i nostri cari e scartare i regali. Anche gli incontri fisici dovranno essere limitati ciò non significa che saremo costretti a rinunciare alla famiglia e agli amici.....


con gli auguri di Buona Pasqua e l’ invito a ‘’ RIMANERE A CASA ‘’, si comunica che il Consiglio Direttivo riunitosi presso la sede sociale il 28 marzo 2020, ha preso atto:

 

- Dell’ Emergenza sanitaria in atto da covid-19 in aumento in modo esponenziale in tutte le nostre regioni e nel mondo intero con incidenza maggiore nelle persone anziane;

 

- Della richiesta di aiuto dei Presidi Ospedalieri G. Moscati di Aversa e Sant’ Anna e San Sebastiano di Caserta per l’acquisto di un ventilatore polmonare portatile e presidi di protezione individuali di protezione, indispensabili per medici, infermieri, e tutto il personale che opera nelle due strutture.

 

A tal proposito Il Consiglio decide   di donare il 5 per 1000 dei fondi pervenuti dall' anno 2017 per un                                                                                                                                                     importo di € 2500


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Emergenza COVID 19 donazione di ventilat
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CONVOCAZIONE ASSEMBLEA 27 FEBBRAIO

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CONVOCAZIONE ADA FEBB.20.pdf
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